Lo stabilimento Lamborghini è il più green d’Italia
28 Lug 2017Lo scorso 17 luglio Lamborghini ha inaugurato un nuovo edificio produttivo, che si rivela essere il più ecosostenibile d’Italia.
A garantirlo sono gli esperti della trentina LeedMe, compagnia specializzata in consulenze e certificazioni volte a incrementare il profilo green delle aziende. Ai tori di Sant’Agata Bolognese sono stati assegnati 92 punti su un massimo di 110, il più alto punteggio mai raggiunto da un sito produttivo italiano e tra i dieci più alti a livello europeo, cui corrisponde un attestato “platinum”. La valutazione tiene conto di elementi quali l’isolamento termico, l’illuminazione naturale, il comfort e la salute degli occupanti, la produzione autonoma d’energia e molti altri. Lo stabilimento si distingue particolarmente per quanto riguarda il riciclo dell’acqua piovana, che si traduce in un consumo idrico ridotto della metà rispetto alla norma. Nelle parole del titolare di LeedMe Edo Grassi: “In Lamborghini abbiamo trovato professionisti giovani, estremamente motivati, curiosi, aperti all’innovazione e univocamente orientati all’eccellenza: dopo una serie di incontri e approfondimenti, la scelta di ottenere la certificazione Leed è diventata realtà. Sono stati definiti gli obiettivi e l’azienda automobilistica è la prima nel suo settore a ottenere questo riconoscimento”.
Si tratta dell’ennesimo passo di Lamborghini verso una caratterizzazione del proprio brand in senso spiccatamente ambientalista e sociale. Qualcuno ricorderà la vicenda dei Lamborghini Road Monument, grazie alla quale lo scorso anno Sant’Agata si è arricchita di due monumenti pubblici celebranti l’ecosostenibilità di Lamborghini. O ancora l’iniziativa Tracce Musicali, con cui l’azienda ha incentivato l’avvicinamento dei giovani emiliani alla grande musica classica. Uno sforzo coordinato volto ad avvicinare il brand al sentimento della gente comune, ma anche ad accreditarlo quale simbolo di qualità a 360 gradi.
Nel momento in cui il valore di un’auto deriva sempre più dai sistemi intelligenti che incorpora e la prospettiva della guida autonoma si fa realistica, ecco che emerge per le grandi case la necessità di esaltare la propria eccellenza anche in ambiti che nulla hanno a che vedere con la meccanica pura e semplice. Non più all’avanguardia dell’automotive soltanto dunque, ma del futuro stesso.
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