Una storia Speciale
23 Ago 2015Se è vero che quest’anno le 8 cilindri di casa Ferrari accolgono tra le loro fila un enfant prodige che si annuncia capace di rompere ogni record (la 488 GTB presentata quest’inverno), va detto che la nuova arrivata dovrà persuadere i collezionisti di tutto il mondo del proprio valore anche alla luce degli illustrissimi risultati ottenuti dalla vettura che l’ha preceduta: la Ferrari 458.
458 Italia e 458 Spider
Il nome riassume in sé le caratteristiche tecniche principali della sportcar: cilindrata di 4,5 litri per un motore da 8 cilindri. In produzione sin dal 2009, quest’auto si è successivamente differenziata in quattro modelli che, se considerati collettivamente, hanno vinto praticamente tutto quel che c’era da vincere – a Le Mans, Daytona e Sebring come pure tra le pagine di ogni rivista del settore. Il modello di lancio, la Ferrari 458 Italia, si proponeva di sostituire la precedente F430: un obiettivo ambizioso, ma che fu raggiunto già in fase di sviluppo eguagliando la velocità della progenitrice. Era chiaramente solo questione di tempo prima che a Maranello se ne venissero fuori con una sua versione decappottabile, e infatti nel 2011 veniva presentata la 458 Spider, destinata a far impazzire critica e pubblico.
458 Speciale
Ma per veder compiersi il salto di qualità definitivo bisognerà aspettare altri due anni, fino al 21 agosto 2013, quando il lancio della Ferrari 458 Speciale è ufficializzato dalla casa di Maranello. Le numerose migliorie tecniche sono al servizio del proposito con cui la vettura nasce: soddisfare le esigenze del cliente che, su strada, vuole provare le emozioni di una guida davvero sportiva in piena sicurezza. I dubbi a proposito del “davvero sportiva” dovrebbero esser dissipati dalla capacità d’accelerazione – da 0 a 100 km in 3 secondi secchi, grazie anche a un’elevata efficienza aerodinamica. Ma l’innovazione più notevole è il dispositivo denominato SSC (Side Slip angle Control – controllo elettronico dell’angolo d’assetto), che monitora in tempo reale l’assetto della vettura e in base ad esso amministra la potenza erogata dal motore e la sua ripartizione sulle ruote posteriori. In parole povere: favorisce la tenuta di strada anche in condizioni difficili, ad esempio su percorsi di montagna con curve frequenti e forti inclinazioni. Infine, anche la Speciale ha una sua declinazione con tettuccio apribile: la speciale A (dove A sta appunto per “aperta”), non prodotta però in serie.
Insomma, la nuova 488 GTB avrà il suo bel daffare a raccogliere il testimone di quest’auto, che ha saputo mettere profonde radici nel cuore degli appassionati.
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