Test Drive: Ferrari Legends

13 Dic 2015

L’importanza di un brand si può stimare in molti modi, ma in ultima analisi rimane una nozione prettamente psicologica: è solo nell’immaginario del suo pubblico di riferimento che un marchio è “classico” o “innovativo”, “popolare” o “elitario”, vincente o meno. In questo senso il videogame Test Drive: Ferrari Legends è l’ennesima prova di una strategia comunicativa di grande successo.
Si tratta di un titolo del 2012, parte di una serie di giochi di corse automobilistiche – Test Drive, appunto. Venne pubblicato da Atari e reso disponibile su diverse piattaforme, PC incluso. In esso il giocatore ripercorre la storia degli esordi del Cavallino, spaziando nelle diverse categorie di gara (non soltanto Formula 1 ma anche GT e rally) con cui la Casa di Maranello ha costruito la propria gloria nel corso del suo primo mezzo secolo d’esistenza. All’esperienza di gioco si è voluto dare un taglio narrativo, riscontrabile nell’attenzione al dettaglio con cui sono state riprodotte le auto storiche e il loro comportamento su pista.
Test Drive: Ferrari Legends ha conosciuto un certo successo ma non ha sbalordito il mondo dell’intrattenimento videoludico, finendo per esser presto archiviato nella sterminata libreria virtuale della piattaforma online Steam. Ciò non è tuttavia rilevante ai fini del nostro discorso.
Quel che più conta è che il titolo sia stato immaginato, progettato, prodotto e infine venduto a un nutrito pubblico di appassionati. Che il marchio Ferrari abbia un suo posto di riguardo nella cultura automobilistica mondiale e nella cultura italiana in genere è cosa nota; meno banale è che sia riuscito a imprimersi anche in un media, il videogioco, tradizionalmente poco rispettoso di icone e tradizione. In altre parole la storia di Ferrari non è solo una parte importante della storia italiana, è anche – ancora – un racconto capace di emozionare tutte le generazioni che lo ascoltano, parlando il loro linguaggio. Non può esserci pubblicità migliore di questa.