Ferrari: il marketing del no
24 Lug 2017Un’intervista rilasciata a Drive da Enrico Galliera, vertice dell’ufficio marketing Ferrari, svela una serie d’interessantissimi retroscena a proposito delle politiche commerciali adottate da Maranello. Che essenzialmente rifiuta i propri prodotti a molti clienti.
La pratica del cavallino di mantenere un’offerta sensibilmente inferiore alla domanda è cosa nota, finalizzata a tenere alti i prezzi e il prestigio del brand. Ma le conseguenze che questa strategia comporta quando si tratta di commercializzare vetture prodotte in quantità ridotte o ridottissime sono sorprendenti. Nelle parole di Galliera, “La parte più difficile del mio lavoro è dire no”: queste auto, il cui prezzo supera abbondantemente il milione di dollari, sono di norma richieste da un numero di aspiranti compratori assai più alto di quello degli esemplari assemblati. Rientrare nella lista degli “eletti” invitati ad acquistarle richiede l’essersi accreditati nel tempo come clienti affezionatissimi del marchio, avendone acquistato con ingordigia i modelli di serie. Anche così, c’è il rischio di non rientrare nella lista di coloro che si vedranno offerta l’opportunità di acquistare le supercar.
Avete letto bene: la diabolica genialità del marketing Ferrari rende l’acquisto di una LaFerrari Aperta del valore di 1,2 milioni di euro un privilegio di cui esser grati. I duecento clienti giudicati più meritevoli si son visti donare materialmente un cofanetto contenente le chiavi dell’auto, a significare che la casa accordava loro un diritto di prelazione su uno dei duecento esemplari prodotti. L’acquistarono tutti, nessuno escluso.
Val la pena soffermarsi a pensare che sarà certamente esistito un “Cliente Numero 201”, escluso dalla lista nonostante le numerose auto acquistate negli anni. Il dirigente cita casi in cui, incontrando queste persone in occasione di qualche evento, si è trovato a dover fronteggiare le loro richieste senza poterle assecondare.
Un problema non comune a molte aziende, che sembra però essere un serio cruccio per il capo del marketing Ferrari. Un marketing del no.
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