F1 2017: Ferrari scalda i motori
11 Gen 2017A giudicare dal tono con cui l’argomento è trattato su riviste e blog di settore, questo 2017 pone la scuderia Ferrari di fronte a un grande punto interrogativo. Le annunciate modifiche al regolamento permettono un riassetto sostanziale delle auto, da cui la speranza che le carte siano rimescolate a favore del Cavallino (in un errore di Mercedes, oramai, non ci spera più nessuno). Eppure due fattori suggeriscono di rimanere calmi ed evitare eccessi di ottimismo.
In primo luogo, gli attori più vicini al team mostrano un plumbeo realismo ogniqualvolta il tema è toccato nel corso di una conferenza stampa. Il motto coniato da Maurizio Arrivabene – “piedi per terra e testa bassa” – è stato ripreso da Marchionne e sembra destinato ad orientare l’atteggiamento di Ferrari ancora a lungo. Incalzato da un giornalista, l’AD non si è voluto sbilanciare in previsioni e ha semplicemente rimarcato che tecnici e piloti stanno lavorando alacremente per produrre, assemblare e testare le componenti della nuova monoposto, rimarcando che l’unico giudizio di un qualche valore è quello della pista.
La seconda ragione è meno evidente, ma non dovrebbe passar inosservata. Dalla consueta bagarre di professionisti che a cavallo di ogni stagione passano da una scuderia all’altra, inseguendo contratti migliori e prospettive di carriera, il team Ferrari sembra essersi autoescluso. Pare infatti che il dimissionario direttore tecnico di Mercedes, Paddy Lowe, avesse lasciato intendere al Cavallino di esser disposto a cambiar bandiera per un adeguato compenso, ipotesi poi scartata da Marchionne. Nelle parole di quest’ultimo, “non ci serve l’eroe, non ci manca questo o quello, un Lowe o un Ross Brawn. Ci mancano moltissime cose, ma la squadra è squadra, è fatta in un percorso di anni e non andiamo a cambiarla adesso.” Mercedes, al contrario, accoglierà a braccia aperte quel Brackley James Allison che ha ricoperto il medesimo ruolo in Ferrari. Una situazione che lascia contraddetti: la squadra perdente non cambia, quella vincente cambia portandosi a bordo il tecnico scartato dalla prima. A Melbourne vedremo chi aveva ragione.
Sorry, the comment form is closed at this time.