Eagle Carrie: l’ibrido Porsche-Ferrari made in China

11 Ago 2015

Fiancata e coda sono quelle di una Porsche Cayman, mentre il frontale richiama molto da vicino una Ferrari FF: non si tratta di un fotomontaggio ma della Eagle Carrie EV, presentata al pubblico pochi mesi fa al Salone di Shanghai.

Che i progettisti cinesi si siano “ispirati” al celebre modello della casa di Stoccarda è confermato altresì dallo stemma che campeggia sul cofano della vettura, incredibilmente simile a quello della Porsche. Questa circostanza potrebbe paradossalmente esser vista come un’attenuante, trasformando in un’ironica citazione esplicita quello che altrimenti sarebbe il più maldestro dei tentativi d’imitazione. A suggellare l’accoglienza ottenuta dalla Carrie, comunque, è stato il poco comprensivo giudizio del magazine britannico Autocar: “un pasticcio del peggior genere”.

Anche al netto dell’estetica, il veicolo non può proprio esser definito una sportcar. Sebbene sia capace di un’accelerazione che lo porterebbe da 0 a 100 km/h in 4,8 secondi, tale misura è puramente teorica, dal momento che non è in grado di superare gli 80 km/h. Né sarebbe lecito attendersi di più da un’auto elettrica che monta due motori da 25 kW ciascuno e che raggiunge il peso di 800 kg, batterie escluse. Eppure il tentativo è stato fatto, ed è sincero: lo testimoniano l’abitacolo da due posti e le dimensioni della carrozzeria – di nuovo, prossime a quelle della Cayman.

Le caratteristiche riportate sono quelle garantite dal produttore, la Suzhou Eagle Electric Vehicle Manufactoring Co, il cui principale mercato di riferimento è quello di quad e altri piccoli veicoli elettrici da impiegare su campi da golf o in contesti professionali. Non si tratta né della prima, nè dell’unica azienda cinese usa a questo genere di exploit – non più tardi di sei anni fa l’uscita della discussa Geely GE aveva fatto inviperire i vertici della Rolls-Royce – ma la Eagle Carrie porta la discussione su un altro livello: non più solo una copia, ma l’ibrido di due copie unite in un collage. A voi ogni commento.