Auto dorate a zonzo per Londra

22 Apr 2016

Se è innegabile che ogni Supercar abbia in sè stessa l’ambizione di attrarre stupore e ammirazione, è pur vero che oltre un certo impalpabile limite la ricerca dell’eccellenza sfocia nella boria più pacchiana. Tale limite è forse difficilie da individuare in alcuni casi, ma non certo in questo: le quattro auto dorate che da diversi giorni bazzicano Londra urlano “guardatemi!” come un bimbo capriccioso. In una delle foto caricate sull’account Instagram del proprietario si può vedere addirittura un ghepardo, impettito sul sedile dell’auto e con la cintura disciplinatamente allacciata.

E dire che le vetture in questione avrebbero tutte le carte in regola per esser venerate: si tratta infatti di una Lamborghini Aventador SV, una Bentley Flying Spur, una Mercedes G63 e una Rolls Royce. Le quattro carrozzerie splendenti – di cosa siano effettivamente costituite non è chiaro – veleggiano all’unisono attraverso la capitale britannica, accumulando multe ad ogni sosta. Difficilmente tuttavia qualche centinaio di sterline di sanzioni potranno impensierire il facoltoso ammiraglio della flotta.

Questi risponde al nome di Turki Bin Abdullah, rampollo di una ricca famiglia saudita che vanta legami di parentela con il re in persona. Gli articoli che riportano l’accaduto non abbondano d’informazioni su di lui, e d’altronde non è difficile intuire quanto il paese arabo possa essere imbarazzato da questi exploit e intenzionato ad arginarne la diffusione. Su Wikipedia c’è una scarna pagina dedicata ad un ex governatore di Riyadh, settimo figlio del precedente monarca, ma non si può esser certi non si tratti di un omonimo – anche perchè il giovine che compare nelle foto appare assai più giovane dei 44 anni attribuiti al politico.

A trarre beneficio da questa vicenda sono ancora una volta le grandi Case, che oltre a guadagnarne in prestigio e visibilità hanno incassato complessivamente circa un milione e mezzo di dollari: questo è infatti il valore delle quattro brillanti vetture.