Alex Fontana e la lunga strada verso la Formula 1
24 Gen 2016Il ventitreenne Alex Fontana gode di ottima stampa, essendo visto dal pubblico ticinese – tradizionalmente attento al mondo della guida sportiva – come un enfant prodige da celebrare e sostenere. E lui, dal canto suo, ha dato più di una ragione ai suoi supporter, senza tuttavia esser mai riuscito ad entrare nella tanto agognata Formula 1. Ripercorriamo assieme la sua carriera fino a qui.
Entrato nel mondo delle corse già a quindici anni grazie ai kart, il giovane svizzero italofono (di discendenza greca) scala le categorie molto velocemente, passando dalla Formula Azzurra all’Italian Formula Three Championship nel giro di un paio d’anni. Nel 2011 approda alle GP3 Series, categoria di supporto alla Formula 1, e lì rimane fino ad oggi. In quattro anni l’ambizioso pilota in erba ha firmato con ben tre team: Jenzer Motorsport, ART Grand Prix e Status Grand Prix, a riprova della sua perenne attenzione a cogliere ogni possibile opportunità che possa portarlo a sedere nelle monoposto più amate da tutti.
Lungo il percorso, peraltro, Alex non ha disdegnato di seguire strade parellele alla principale, trovandosi a correre per brevi periodi in FIA Formula Two Championship, in Formula E e in altre categorie meno blasonate. Di recente ha anche avviato una collaborazione con i suoi conterranei di Kessel Racing, al cui team manager è legato da una lunga amicizia, trovandosi a fare la spola tra Regno Unito e Svizzera per seguire due progetti in contemporanea. E’ infatti a Silverstone che è basato il team anglo-canadese di Status Grand Prix, principale impegno di Fontana nel corso del 2015. Ed è sempre in Inghilterra che la sua carriera ha appena preso una svolta controversa.
Alex Fontana è infatti stato accolto nella McLaren Academy, che lo destinerà tuttavia ai programmi Gran Turismo. La scelta è stata di firmare con una Casa leggendaria, diventandone pilota ufficiale, a costo di cambiare categoria abbandonando le monoposto. Ma come egli stesso si è affrettato ad affermare in una recente intervista, “la strada delle monoposto e la porta della GP2 restano aperte”. Staremo a vedere.
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